Lo Psicologo Psicoterapeuta, la mia Professione

“Supera le nubi e troverai le stelle!”


Nella mia professione di psicologo psicoterapeuta mi confronto quotidianamente con ciò che mi portano le persone che seguo: ansia, depressione, fobie, attacchi di panico, pensieri ossessivi e nevrosi, insicurezza cronica, senso di isolamento, disturbi alimentari e della personalità, solitudine e colpa: tutti stati dolorosi e pieni di incertezza, condizioni penose, nelle quali sentiamo che ci viene a mancare l’autostima, la fiducia in noi e nelle potenzialità enormi della vita, nelle quali le nostre energie vengono divorate, costantemente, incessantemente, lasciandoci senza la forza necessaria per continuare il nostro percorso quotidiano, completamente a disagio nell’impossibilità di affrontare nel miglior modo le prove che la vita ci presenta.

E’ una possiblità, nessuno può dirsi escluso dal rischio del disagio psicologico, oggi come ieri: stili di vita “automatizzati” e malsani, isolamento sociale, menefreghismo cronico, condizioni traumatizzanti, paura, incertezza per il proprio futuro, incapacità e impossibilità ad esprimere i propri sentimenti e le proprie emozioni, aridità, freddezza, esclusione e rigidità, tutte queste possono essere e sono cause di malessere, disagio e perfino di veri e propri disturbi psichici.

E non dimentichiamo, come troppo spesso accade, il rifiuto ostinato della nostra società ad ascoltare le richieste della nostra anima, il desiderio innato ma rimosso di “ampliare gli orizzonti”, di ascoltare la voce dell’infinito, seguendo ciò che più rende umano l’uomo: il desiderio di spiritualità, la ricerca del significato ultimo dell’esistenza, l’afflato verso l’assoluto (al di là di ogni forma esteriore che la civiltà abbia trovato per limitarlo e incanalarlo dandogli un cerimoniale e delle regole da seguire).

Disagio, irrequietezza, nervosismo, irritabilità, apatia, sensazione di non essere in equilibrio, di non “essere al proprio posto”, di stare “buttando il proprio tempo”, di sentirsi inutile e di “non essere più bravo a nulla”: questi sono i messaggi che la nostra coscienza ci invia per comunicare che qualcosa non sta andando bene, che le cose non funzionano più; e dall’inconscio altri messaggi, sogni, immagini, desideri, spesso incomprensibili ma affascinanti, sprazzi di luce nel grigiore della vita quotidiana.

Sì perché fortunatamente la saggezza nascosta in noi non si arrende mai e continua a spingere, più o meno energicamente verso il cambiamento, verso l’equilibrio da ristabilire, verso il benessere e la gioia che la vita può e deve dare: in questo modo iniziano a contrapporsi in noi le due forze simmetriche che rappresentano la salute e la malattia, il passato e il futuro, il malessere e il benessere, la stasi e l’evoluzione, l’incoscienza e l’autocoscienza.

A prima vista sembrerebbe facile la soluzione, e cioè “buttare a mare” queste istanze che stanno “remando contro”, che ci stanno trattenendo in una situazione spiacevole, che stanno ancora condizionando negativamente e pesantemente la nostra vita: ma tagliare i ponti con il passato e i suoi fantasmi non è mai la soluzione, i fantasmi infatti vivono al buio e nel buio trovano la forza e l’energia per continuare a condizionarci, sta al nostro coraggio, da ritrovare, di portare luce laddove oggi è ombra in modo da integrare gli aspetti regressivi di noi con le vitali potenzialità evolutive.

Nella mia esperienza di psicologo psicoterapeuta ho sperimentato che questa sono le parola “magiche”: integrazione e sintesi, il che significa scoprire e ri-conoscere gli aspetti di noi rimossi e censurati, inespressi da tanto, troppo tempo, e fare in modo che vengano restituiti al servizio della propria vita e del proprio benessere quotidiano.

Avviene così un miracolo, tutt’altro che soprannaturale: quello che fino a ieri era ostacolo, paura, perdita, barriera e freno alla crescita diventa il punto da cui partire per iniziare un percorso di rinascita, un percorso di ri-costruzione della propria vita, il “nostro più grande problema” diventa la base per costruire le fondamenta della nostra casa futura, una casa fatta su misura, nella quale vivere nella pienezza del proprio essere.

Sì perché quello in cui credo con tutto me stesso, come psicologo psicoterapeuta e come persona, è che la psicoterapia non sia tanto scavare un pozzo (e cioè andare a scoprire quando e come hanno avuto origine i propri malesseri), bensì costruire una casa, la nostra casa in cui vivere il futuro ritrovato.

Certo questa casa va costruita su fondamenta stabili e il più possibile profonde ma il progetto è un altro, il progetto ci deve portare a esprimere al massimo livello noi stessi, a liberarci dai condizionamenti che di avviluppano, in modo da sviluppare tutte le proprie potenzialità e investire al meglio ogni nostro “talento”: autoconoscenza, trasformazione, espressione e sviluppo di sé, queste sono tutte parole chiavi per una vita sana e armonica.

Ma per arrivare a pronunciare e comprendere appieno queste parole occorre che ne riscopriamo altre, non meno importanti e dense di significato, soprattutto pratico, per la vita di tutti i giorni, per le relazioni con la famiglia, con gli amici, con noi stessi, queste parole da scrivere nel libro della nostra vita sono: Fiducia, Coraggio, Creatività, Gratitudine, Bellezza, Armonia, Disciplina, Entusiasmo, e come sintesi di tutte queste la parola e lo stato che più di altri sa descrivere la persona sana e armonica: Volontà.

Proviamo a immaginare un episodio in cui abbiamo agito seguendo appieno e solamente la nostra volontà, al dì là, per una volta, dei condizionamenti interni ed esterni, ecco che tornare con la mente a questa situazione può risvegliare per un momento in noi la sensazione di pienezza e benessere che si risvegliano ogni qual volta abbiamo la possibilità, il coraggio e l’energia per seguire fino in fondo la nostra volontà, unica e irripetibile proprio perché nostra caratteristica peculiare e speciale, che ci distingue ora e per sempre dai meccanismi, dalle cose inanimate.

Questo è uno degli obiettivi della psicoterapia: ri-trovare e ri-utilizzare la propria volontà come sinonimo di libertà e possibilità, di piena espressione del nostro fenomeno che è possibile solo qui ed ora, irripetibile e unica possibilità che la vita ci concede.

Come diceva il Prof. Roberto Assagioli, psichiatra, psicologo e  psicoterapeuta allievo di Freud e amico intimo di Jung, fondatore della Scuola di Psicosintesi Terapeutica, vero e proprio maestro per la psicologia e la psicoterapia italiana e mondiale, la volontà è “il potente auriga che trascina alla vittoria i cavalli della personalità liberandoli dalla schiavitù del passato. Nasce dalla consapevolezza di essere gli autori del libro della vita e trasforma i contraddittori eventi quotidiani nella duttile creta in cui scolpiamo la storia del nostro futuro” e aggiunge parlando della metodologia che ci propone per raggiungere questo obiettivo, che “la Psicosintesi1 è un metodo di sviluppo psicologico e di auto realizzazione per chi rifiuta di rimanere schiavo dei suoi fantasmi interiori o di influenze esterne ed è intenzionato ad acquistare il miglior dominio sulla propria vita”.

Ecco cosa propone la psicoterapia, restituire libertà e energia, in altre parole benessere e pienezza: tutto questo sarebbe se non impossibile, veramente molto difficile per una persona sola e isolata che volesse fare tutto con i propri sforzi, come chi volesse sollevarsi dalla palude tirandosi su dai lacci delle proprie scarpe: anche in questo caso infatti è fondamentale un terzo, una persona esperta, che ci proponga di accompagnarci in un percorso di ri-scoperta e di integrazione-sintesi grazie al quale uscire dal malessere e dal disagio, una persona capace di ascolto, empatia, calore umano ed esperienza per riconoscere i pericoli e le trappole che ogni percorso di  questo tipo presenta.

Questo è il mio lavoro di psicologo psicoterapeuta, offrirmi come guida, impegnarmi perché ogni mio paziente sappia seguire fino in fondo il cammino che conduce inevitabilmente ad una vita nuova e piena, accompagnandolo passo dopo passo là dove le nebbie della paura e della limitazione si sciolgono sotto il calore dei raggi di luce dell’auto coscienza, della fiducia in se stessi, dell’autostima ritrovata, della gioia di vivere e della volontà di mantenere, ampliare e difendere tutto quanto appena ri-conquistato.


1 La Psicosintesi è una prassi psicologica e psicoterapeutica riconosciuta per l’armonizzazione e lo sviluppo della personalità umana.

L’uomo viene considerato nella sua totalità bio-psicospirituale e il processo autorealizzativo (conosci-possiedi-trasforma te stesso) è promosso e focalizzato a due livelli:

  • psicosintesi personale (sviluppo psicologico ed espressione delle potenzialità, integrazione dei ruoli e dei compiti quotidiani in una vita più ricca e più piena)
  • psicosintesi transpersonale (contatto con i livelli superiori della psiche, risveglio interiore. scoperta di significati esistenziali).

Le esperienze della volontà e dell’autocoscienza, e l’armonizzazione di polarità opposte attraverso il potere di sintesi dell’Io, costituiscono i caratteri fondamentali dell’allenamento psicosintetico e sono le linee che guidano lo psicologo psicoterapeuta psicosintetista.

L’approccio psicoterapeutico della psicosintesi, o meglio bio-psicosintesi, è particolarmente efficace nelle crisi che accompagnano i cicli vitali, come ad esempio le crisi di crescita degli adolescenti, con il possibile corollario di disturbi psicopatologici: disturbi di personalità, disturbi d’ansia, disturbi dell’umore e le sindromi psicosomatiche.

Ma la psicoterapia psicosintetica si è rilevata efficace ed attuale anche per le patologie gravi e complesse come le dipendenze e le psicosi. L’approccio psicosintetico si è rilevato poi molto flessibile, è ed stato applicato efficacemente ai colloqui individuali così come al lavoro con la coppia e la famiglia o con i gruppi.

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